domenica 11 febbraio 2018

UN FUMETTO AL GIORNO LEVA IL MEDICO DI TORNO: NON UMANO

BASTA SOGNARE!
Cari amici e care amiche, un'altra settimana è trascorsa ed ancora una volta rieccoci all'appuntamento settimanale col vostro amatissimo lettore folle. Spero abbiate passato una buona settimana, possibilmente sotto un comodo ombrello a proteggervi, più che dalla pioggia a catinelle, da quella mediatica - più che pioggia di informazioni sarebbe più corretto parlare di bombardamento, ma tant'è - seguita ai fatti accaduti a Macerata una decina di giorni fa e che sembra non essere ancora cessata, guarda caso a un tiro di schioppo dalle votazioni. Sarà un caso?
In tutto questo ambaradan, il Vostro carissimo ha avuto per le mani, proprio questa settimana, un volumetto sulla medesima scia di ciò che sta accadendo nel Bel Paese (sempre se non si prende in considerazione il fatto che l'Italia è uscita dalla top20 dei paesi più vivibili).
Il clima è già caldissimo così e di carne al fuoco ce n'è più che in abbondanza quindi, se non siete già scappati dopo il titolo dell'intestazione, direi che è ora di andare a cominciare!


NON UMANO

DYLAN DOG #377 (Marzano/Camagni)
Ah Dylan, Dylan, credo non ci sia nemmeno bisogno di presentarti ai carissimi lettori, dopo ben oltre 30 anni di onorata carriera nelle edicole cose, storie ed acqua sotto i ponti ne è veramente passata un sacco.
Sempre in settimana - ieri, per la precisione - ho avuto tra le mani - ho letteralmente fagocitato la ristampa a colori nell'edizione Il Dylan Dog di Tiziano Sclavi de Le Notti della Luna Piena, numero tre della serie regolare che un dylaniato tardivo come me altrimenti difficilmente avrebbe potuto aver l'occasione di aver tra le mani, a meno di non essere disposto a sborsare una cifra tutt'altro che misera o di accontentarsi della Grande Ristampa; quest'ultima versione è pur sempre una ristampa, ma devo dire che la colorazione ad opera di GFB Comics e Luca Bertelé si presta benissimo a fare da contrasto un po' alla Scooby Doo di Hannah e Barbera, dando un tocco cartunesco che fa perfettamente da contrasto con una storia velocissima e spesso ironica... tranne per il trittico della morte di Helga, che da solo vale l'acquisto del cartonato e sarebbe da far ingigantire!!
Ciò detto, ad anni luce di distanza, Non Umano è diametralmente opposto su tutti i fronti rispetto al sopracitato volume e non solo. Per coloro che non seguissero la serie regolare di Dylan Dog, nell'ultimo semestre la serie ha conosciuto un'iperbole costante volta più al impressionismo che lasciava ampio spazio ai disegnatori, raggiungendo il suo apice con La fine dell'oscurità (#374 e, personalmente il mio preferito del 2017). Con Non Umano abbiamo un bruschissimo ritorno alla realtà. Dopo essere stati a lungo con la testa tra le nuvole (o baloons? anche se negli ultimi sei mesi son stati decisamente risicati), il nuovissimo volume ci riporta violentemente a terra con una storia attualissima.

LA TRAMA

Una serie di omicidi a sfondo razziale finiscono per coinvolgere, suo malgrado, il nostro indagatore dell'incubo, quando, la sua ragazza, l'agente Tracy, riesce miracolosamente a scampare alla morte, dopo che, uscita di pattuglia assieme al collega di colore Frank, intercettano il misterioso killer che si avventa su Frank, lasciando andare Tracy. Ricoverata in ospedale dopo l'aggressione, Dylan fa conoscenza con suo padre, apparentemente un simpatico ed arzillo uomo di terza età.
Ella Rosenthal, vecchia conoscenza di Dylan, metterà quindi Dog sulle tracce del misterioso Baron Blut, una sorta di vampiro creato in laboratorio dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Sfortunatamente pagherà salatissima la soffiata.
Dylan, dopo i funerali di Ella, viene misteriosamente lasciato da Tracy. In un impeto di rabbia, Dog va al suo appartamento per parlarle senza tuttavia trovarla, in compenso scopre dalla vicina pettegola di Tracy che i genitori della ragazza sono morti da una decina d'anni. Dylan confiderà la storia dettagli da Ella a Rania e Tyron, assieme ai suoi dubbi riguardanti il presunto padre dell'ormai ex-agente, dubbi che vengono confermati in seguito a un controllo sui suoi genitori. In seguito a una perquisizione in casa dell'uomo viene diramato l'ordine di cattura, così Tracy ed il sedicente padre vengono arrestati.
In seguito a un interrogatorio in cui nessuno dei due nega il proprio coinvolgimento nei fatti, Tyron riceve l'ordine di trasferimento dei sospetti arrivato "da chissà dove" e dal cellulare il Baron Blut svela il suo vero aspetto per tentare la fuga, tuttavia dopo un cruento scontro con la polizia e Dylan, in supporto a Rania e co., resta ucciso assieme a Tracy; in una serie di passaggi di vignette velocissime da Overkill (noto brano dei Motorhead), come giustamente suggerisce Recchioni nell'intro.

PERSONAGGI
Come avete avuto modo di leggere dal paragrafo precedente, Non Umano racconta una storia decisamente dei giorni nostri e talmente tanto attuale da essere marcata in due modi: un aumento spasmodico di baloons molti dei quali gridati, vuoi dai notiziari televisivi vuoi dalla folla incazzata a bestia per i delitti che coinvolgono una o l'altra etnia o religione - cosa che sembra, oltre che attuale, a dir poco profetica, dopo i fatti di Macerata - rendendo la popolazione stessa come personaggio attivo della vicenda, elevandolo dal livello di mera comparsa; in secondo luogo in tutto Non Umano non c'è una singola vignetta con Groucho, venendo citato giusto di sfuggita a pagina 56 e poi più nulla, quasi che il duo Marzano/Camagni vogliano dirci "questa è la realtà e non c'è nulla da ridere".
Dulcis in fundo abbiamo l'apparizione del soprintendente, citato mille volte da Bloch, che, oltre a far vedere il suo brutto muso in cerca di un colpevole "che dev'essere quello giusto", lo ritroviamo nella vignetta finale che sicuramente piacerà a tutti i complottisti dylaniati, al funerale nazi di Frank Schroeder, sedicente padre di Tracy nonché nazi-vampire.

Un brusco ritorno alla realtà, come dicevamo. Una realtà dura, in cui tutti siamo protagonisti e tutti sulla stessa giostra chiamata comunità, nella quale si sorride col contagocce e talmente amara da negarceli spesso perfino in sogno.
Per quel che mi riguarda, Non umano non è certamente epico come i volumi menzionati poco sopra, tuttavia, come molti altri della serie, fa riflettere, riflettendo la quotidianità per quella che è.
E voi, cosa ne pensate? Vi è piaciuto o no, nonostante l'assenza di Groucho? Lasciate un commento e, se vi va, condividete!
Noi ci vediamo a Domenica prossima con un nuovo post, fino ad allora incubi d'oro!

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