domenica 28 gennaio 2018

DOMENICA IN GIALLO: LA FIGLIA SBAGLIATA

FINALMENTE UN PO' DI RELAX
Esatto, esatto, esatto! Finalmente un po' di relax, una settimana tranquilla che mi ha dato modo di portare a termine la lettura del volume di cui vi andrò a parlare quest'oggi; nonostante tutto, nel dietro le quinte del mio blog principale (vi ricordo che se siete curiosi potete sempre passare a farci un salto, vi basta cliccare qui!) son successe altre cose buone che andranno, ma questa è un'altra storia! L'autore del libro di cui andrò a parlarvi questa Domenica è uno dei più seguiti da una persona a me molto molto cara, di cui ammetto di aver già diversi opere sui miei scaffali (per lo più acquistati in un comodissimo superconvenientissimo lotto di qualcuno che probabilmente aveva bisogno di far spazio tra i suoi scaffali o si trovava in fase di trasloco) ma, tra una lettura e l'altra li ho sempre lasciati in lista d'attesa, finché non mi son deciso e ho pensato "Fanculo, iniziamo a leggerli, basta farli aspettare! Sì ma quale prendo per primo?", così ho cominciato a guardare nel mio inventario quale fosse il perfetto candidato ed ho scelto quello dal titolo che mi convinceva di meno, "Se passa il test del titolo poco altisonante ma degno nei contenuti allora siamo a cavallo."
Com'è andata, dite? Beh, leggete e lo scoprirete!


La figlia sbagliata (Deaver, Jeffery)

Due parole sull'autore

Prima di iniziare a scrivere riguardo al romanzo, è cosa buona e giusta partire dall'autore dello stesso, quindi Jeffery Deaver. Jeffery Deaver è un ex-cantante folk, ex-giornalista ed ex avvocato  dell'Illinois, nato in una cittadina vicina a Chicago nel 1950. Nel 1988 debutta con Manhattan Is My Beat, noto in Italia come Nero a Manhattan, primo capitolo della trilogia di Rune, seguito due anni più tardi da Requiem per una pornostar, nello stesso periodo lo scribacchino tuttofare lascia la carriera legale, per dedicarsi anima e corpo alla scrittura, arrivando a vendere milioni e milioni di copie in tutto il mondo.
La figlia sbagliata e Il filo che brucia sono arrivati nel Bel Paese solamente nel 2010 grazie a Rizzoli, tuttavia Speaking in Tongues, titolo originale del romanzo in esame, vide la luce già nel 2000 - assieme a The Empty Chair (La Sedia Vuota) -  e proprio in Speaking in Tongues sembra far capolino l'Io legale/musicista dello scrittore - a quanto pare non del tutto soppresso-, che finisce per vestire i panni di uno dei tre personaggi portanti di una storia dalla simmetria tutto sommato particolare ed un tantino sbilanciata in favore dell'antagonista principale, nonostante il lieto fine, che a mio dire va rovinando la vicenda.


La trama

Megan Collier, figlia problematica del superavvocato col dono dell'oratoria Tate Collier e dell'ex dark Bett McCall, viene rapita da Aaron Matthews che, impersonando il suo psicoterapeuta, dopo averle fatto tirar fuori tutta la sua rabbia verso i propri svogliatissimi genitori, la addormenta e la conduce ad un vecchio manicomio simulando una fuga da parte della ragazza come copertura, per poi ucciderla in un secondo tempo con più calma, vendicandosi così nei confronti di Tate Collier che fece condannare al carcere a vita suo figlio, Peter Matthews, successivamente torturato e ucciso brutalmente in carcere.


I personaggi

PERSONAGGI PRINCIPALI
Come ho detto poco fa i personaggi portanti della storia sono tre, ma sarebbe stato più corretto dire 3 attivi ed uno, per quanto morto, passivamente presente: infatti se da un lato abbiamo la protagonista-cardine Megan che spinge Tate (insieme a Bett) ad indagare sulla sua scomparsa, non credendo alla storia della fuga da casa, Aaron Matthews è da sempre ossessionato dal figlio Peter, anch'esso problematico - seppur in modo diverso rispetto a Megan -, ed appresa la sua morte, in preda al dolore, inizia a covare vendetta nei confronti dell'avvocato, spendendo mesi a pedinare lui, la figlia e l'ex moglie.

PERSONAGGI SECONDARI
Per quanto madre della figlia inadeguata, l'ex dark nevrotica Bett McCall è senza dubbio un personaggio di secondo piano, nonostante smuova Tate a indagare attivamente non credendo dal principio alla storia della fuga da casa, Bett non ne è veramente interessata, tant'è che cade sotto l'influsso di Aaron, il quale fa venire a galla il suo disinteresse, come se non bastasse nell'episodio Aaron finisce per avvinghiarsi alla donna e proprio sul più bello Brad, compagno di Baltimora della donna, irrompe nella stanza per poi scapparsene indignato - indubbiamente il personaggio più inutile della storia, praticamente per nulla caratterizzato e utile solo per questo cliché. Dopo aver seguito a lungo la sorella gemella malata Susan, Bett finisce per avere una storia clandestina con suo marito Harris, vero padre naturale della ragazza.

Tra i personaggi secondari della vicenda figurano inoltre Konnie, commissario di polizia ex-alcoolista divorziato amico di Tate che apre il caso di rapimento a seguito delle indagini di Bett e Tate, il professore pedofilo Eckard, testimone oculare del pedinamento di Aaron ai danni di Megan, il dottor Hanson, vero terapeuta dell'adolescente, ed infine Amy Walker, figlia di una madre ingenua ed iperprotettiva ed amica di Megan, dalla quale era rimasto uno zaino contenente un diario su cui probabilmente erano riportati dati relativi al misterioso pedinatore che la perseguitava da settimane. Ciascuno dei potenziali testimoni o aiutanti viene, volta per volta messo nel sacco dal dono dell'oratoria manipolatorio dello psichiatra sociopatico ed Amy, alla fine, viene perfino uccisa per far incolpare Tate della sua morte, il quale viene arrestato e successivamente tirato fuori dai guai da Bett, di ritorno sui suoi passi dopo esser corsa dietro a Brad.

VERAMENTE UN ABILE INTRECCIO. Mentre Megan dovrà fare i conti con i suoi fantasmi del passato, il suo alterego Megan la Svitata (abbreviata M.S.) ed il rapimento, il "padre" Tate si metterà alla sua ricerca sempre con maggior impegno, il contatto con la sua ex moglie lo spingerà a riconsiderare le scelte fatte nel suo passato, specialmente per quanto riguarda il suo matrimonio con Bett, infine abbiamo un antagonista padrone della situazione, nonostante diversi imprevisti, almeno finché Megan non gli ficca un pugnale di vetro nel fianco, facendo vacillare le sue certezze, cosa che permette a Tate di trovare un varco nei suoi discorsi usando il suo dono della retorica a proprio vantaggio, confondendo Aaron e permettendo a Megan di aggirarlo e dargli il colpo di grazia. 
Decisamente un romanzo dal ritmo incalzante e ricco di colpi di scena, e, per quel che mi riguarda, una scelta fortunata con cui cominciare a leggere le opere di Deaver. E a voi, è piaciuto? Lasciate un commento qui sotto e, se vi va, condividete!
Noi ci rivediamo Domenica prossima con un nuovo post, fino ad allora buona lettura a tutti dal vostro Lettore Folle!!


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domenica 21 gennaio 2018

UN FUMETTO AL GIORNO LEVA IL MEDICO DI TORNO: CAPUT MUNDI - I MOSTRI DI ROMA

L'AVVENTURA CONTINUA
Oh ben ritrovate e ben ritrovati, care amiche e cari amici del vostro lettore folle. Come va? Passato una buona settimana? Io circa sì, nuove collaborazioni sul blog principale daranno nuova linfa alla mia produttività, anche se devo dire che, tra un impegno e l'altro, quella appena trascorsa lo è stata indubbiamente meno del dovuto ed a distrarre il vostro carissimo dalla scrittura di news e simili è stato proprio il 5° capitolo della miniserie di 6 volumi di cui andrò a parlare oggi. Perché parlarne ora che siamo a un passo dalla fine e non a ciclo concluso? Molto semplice: perché così se non la conoscete avete tempo di andarvi a cercare i numeri precedenti in vista del final showdown e, se invece non vi è nuova, potete sempre dirmi che ne pensate nei commenti!
Devo dire che questa serie m'ha preso così tanto da portarmi persino a fare il broncio - quasi, sigh! - quando dal mio edicolante di fiducia il 4° volume non era arrivato puntuale in edicola rispettando la data di uscita riportata sul 3°. Ho dovuto aspettare ben 7 giorni extra che per molti possono sembrare un'inezia - dopotutto avrei potuto prenderlo online se proprio non vedevo l'ora -, ma per chi capisce i rapporti col proprio edicolante di fiducia, l'attesa del nuovo numero di una serie che si segue assiduamente può diventare un'agonia quando eccessivamente protratta, cosa che al vostro carissimo capita ben di rado.
Ma ora bando alle ciance, si comincia!



Caput Mundi - La città dei Mostri. Ammetto che questo paragrafo avrei preferito intitolarlo Caput Mundi: Evviva i Mostri, visto i contenuti di questa miniserie, ma penso che  l'originale sia già sufficientemente pomposo.
Nata da un'idea di Roberto Recchioni, meglio noto come attuale curatore della serie regolare ben più famoso Indagatore dell'incubo, Caput Mundi è una miniserie urban fantasy che ha debuttato lo scorso 21 Settembre 2017 su Editoriale Cosmo con un numero bomba (a mano?) di cui il buon R.R. figura tra nel comparto tecnico dello staff al soggetto ed alla revisione testi del volumetto e che ha accompagnato la serie fino al numero 3 della saga pubblicato due mesi più tardi, L'Uomo Che Non C'era, lasciando la mano dei due successivi Il Lago che Combatte e Prima dell'Alba (volume che il vostro carissimo ha letteralmente divorato) cui soggetto è stato affidato al comunque più che capace Dario Sicchio, accompagnato, rispettivamente, da Roberto Cirincione e Giovanni Masi.
In un perfetto equilibrio di testi e riquadri muti (che abbondano dal secondo volume fino al quarto) comunque estremamente espressivi, Caput Mundi racconta di una Roma la cui criminalità è composta per lo più da mostri che si mimetizzano tra agli umani, il più terribile dei quali intento a manovrare le fila della vicenda ha la più perfetta, insospettabile e innocente copertura possibile, in grado di permettergli di manovrare a piacimento persino le forze dell'ordine, ignare di servire il volere di un vero e proprio burattinaio.


PERSONAGGI PRINCIPALI

L'altra volta ho preferito distinguere tra buoni e cattivi, a 'sto giro, visto che sono praticamente tutti cattivi ma gradi differenti, ho deciso di distinguerli in modo un tantino differente...

I LUPI MANNARI
Nero, l'Inglese e Bimbo, rispettivamente il "buono" capobranco, l'amico bonario e il giovane da svezzare che, verso la fine del primo volume per salvare il culo a Nero finisce per allearsi con la Mummia, da cui poi si farà corrompere, facendo un brusco level up e passando da criminale di quartiere a vero e proprio sicario/scagnozzo, nel quarto volume tornerà alla carica, supportato da umani al servizio della Mummia, per recuperare una cosa a quest'ultimo molto cara. Nero, dal canto suo, sciolto il suo branco, finirà latitante...

LA MOGLIE DI FRANKENSTEIN
 finché non verrà scovato da una neo-moglie di Frankenstein bella di fuori e brutta di dentro alla dr. Jekyll e Mr. Hyde di nome Eva in cerca di vendetta nei confronti dei responsabili di un incendio doloso che le è costato incredibili sofferenze e sulla cui sorte un medico ha "giocato col suo corpo" donandole sì un nuovo e bellissimo aspetto, ma anche una forza ed un'agilità sovrumane, oltre ad una certa resistenza al dolore, in grado di competere con quelle dei mostri Nostri. Nonostante voglia il sangue di Nero in quanto responsabile materiale dell'incendio, tra gli altri, finisce per unire le forze con quest'ultimo per fare il culo al mandante, poiché nemico comune, rinviando il regolamento dei conti a data da destinarsi.

I VAMPIRI
Seguace #1 al servizio della Mummia è il vampiro Pietro Battaglia - già protagonista di un'altra collana edita sempre da Cosmo - che visto il proprio atteggiamento da alpha monster, si dimostra tutt'altro che felice di servire la mummia, tant'è vero che finirà per tradirlo, commissionando il furto di un hard disk contenente informazioni riservate della mummia ad un celebre ladro, tuttavia visto che la sua commissione non è esattamente tra le più gentili, il ladro finirà per tirargli un tiro mancino andando a nascondere la refurtiva al Lago ed obbligando Battaglia a uscire allo scoperto. Nel tentativo di recuperare il prezioso hard disk viene inviato al lago anche il Tedesco, vecchia conoscenza di Battaglia rinvenuto dallo staff della Mummia.

GLI UMANI
Più importante dei quali senza dubbio L'Uomo Invisibile, ladro così bravo da meritarsi tale appellativo, a cui verrà commissionato il furto del suddetto HD che verrà poi consegnato al Lago come garanzia. Sfortunatamente per lui Nero ed Eva lo rintracciano e lo invitano gentilmente ad accompagnarli a recuperare l'HD, visto che il Lago è un suo vecchio amico.
Tra gli umani fanno  vale anche la pena menzionare il Nano, il quale gestisce il racket delle armi a Roma e che verrà fatto fuori dal Mastino, personaggio minore al servizio di Bimbo con l'ordine di portare l'artiglieria in vista dello scontro con il Lago.

IL MOSTRO DELLA PALUDE
Ossia la Coscienza di Roma, anche chiamato semplicemente il Lago, personaggio enigmatico con una forza sovrumana ed un fattore rigenerante niente male, che custodisce segreti in casseforti posate sul fondo del lago artificiale nel cuore della capitale, giudicando innocenti o colpevoli coloro che vanno a chiederne servigi ed, eventualmente affibbiando la giusta punizione in caso di sentenza negativa. Un osso così duro da mettere in difficoltà persino Battaglia.

LA MUMMIA
Il burattinaio, il cattivo dei cattivi. Sua eminenza la Mummia. Il suo potere è tale da incutere timore persino in Battaglia che si vede costretto ad agire nell'ombra per mettergli i bastoni tra le ruote. Nonostante la sua presenza tra i riquadri sia ben minima, i suoi tentacoli si muovono invisibili tra gli eventi delle tavole, ricordando il timore reverenziale generato dal Dracula di Stoker nonostante la sua assenza fisica dalla scena. Verso la fine del quinto volume troviamo la Mummia intenta a concedersi un bagno (di sangue?) prima dell'arrivo di Nero, Eva, Battaglia e dell'Uomo Invisibile, completamente ignari di cascare come pesci nella sua rete. Il volto della Mummia ricorda senza dubbio il Karloff del celebre film del '32 nelle vesti di Imhotep.

Trama convincente, veloce e non eccessivamente arzigogolata; personaggi interessanti, tutti pressoché ben caratterizzati e vari. Per quel che mi riguarda, io non vedo l'ora che arrivi il 15 febbraio per correre in edicola a prendere l'ultimo capitolo della saga. Come andrà a finire? Sinceramente spero in un approfondimento più concreto per quanto riguarda il background della Mummia, per quanto funzioni già benissimo così e la copertina in coda al 5 di 6 fa ben sperare in tal senso, tuttavia lo scopriremo solo leggendo! E a voi, è piaciuto? Lasciate un commento e, se vi va, condividete!
Noi ci rivediamo Domenica prossima con un nuovo post, fino ad allora BUONA LETTURA A TUTTI!


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domenica 14 gennaio 2018

UN FUMETTO AL GIORNO LEVA IL MEDICO DI TORNO: IL GIOCATTOLAIO

UN NUOVO INIZIO

Nonostante abbia già un blog in cui tratto hard rock e metal (se volete farci un salto siete i benvenuti, eccovi il link), ho deciso di intraprendere questo nuovo cammino per dare libero sfogo alla mia passione per quanto riguarda la lettura di romanzi, fumetti, manga ecc..., in una veste tutta nuova, a parte e magari stando più terra terra, rispetto al mio stile abituale. Per iniziare questa mia nuova avventura, ho deciso di parlarvi del mio primo approccio ad una nota serie a fumetti della Sergio Bonelli, meglio nota ai più per personaggi quali Tex, Dylan Dog e Zagor, sto parlando di Dampyr. Questa serie a fumetti m'era già stata consigliata da una mia amica di chat su facebook e sapevo benissimo che prima o poi ne sarei venuto a contatto; tutto questo è avvenuto prima dell'uscita in edicola di Arriva il Dampyr, numero 371 (pubblicato in doppia copertina) della serie regolare di Dylan Dog, nonché crossover - destinato a diventare storico - delle due serie, che avevo già iniziato a seguire puntualmente da qualche mese. Questo quindi non è esattamente il mio primo approccio a Dampyr, è tuttavia il primo numero della serie regolare che mi capita tra le zampe, infatti, per il gran coglione che sono, il numero di Dampyr che avrebbe completato il crossover con la seconda parte di storia (209 pubblicato anch'esso in doppia copertina) mi dissi "va beh aspetto a prenderlo, tanto non credo che vada così tanto a ruba". LE ULTIME PAROLE FAMOSE, infatti la volta successiva che tornai a farmi vedere dal mio edicolante di fiducia per prendere del numero di Dampyr in questione non ce n'era nemmeno più l'ombra. Prima o poi rimedierò alla lacuna!
Passano così i mesi, arriva il 2018 e mia mamma mi prende, di sua spontanea iniziativa, Il Giocattolaio, Dampyr 214, nonché 1° dell'annata 2018. Finalmente ho, quindi, la possibilità di esplorare la serie regolare di Harlan e company. Nonostante mi sembri superfluo, ci tengo a avvertirvi che parlerò anche della trama dell'albo.


Il Giocattolaio

DAMPYR #214 (Falco/Vercelli)

TRAMA
In questo numero, Harlan, Emil e Tesla, insospettiti da una serie di omicidi per dissanguamento avvenuti in quel di Magdenburgo, i nostri vi si dirigono ed iniziano una serie di accertamenti, cascando dritti dritti in una trappola di Hans Vogel ex giocattolaio non morto un tempo ai servigi del Maestro Shrek, per il quale procurava sangue di innocenti utilizzando giocattoli animati da tracce organiche del Maestro ai tempi della seconda guerra mondiale, rimasto vittima durante un bombardamento che rase al suolo la città ma riportato in vita appunto dal Maestro. "Il giocattolaio" Vogel, in seguito, a quanto pare, della morte di Shrek, si rintana nell'ombra, fino a che non riesce a stipulare un accordo col malvagio Abigor, il quale gli concede maggiori poteri per potersi liberare una volta per tutte del dampyr. Sfortunatamente per il giocattolaio, tuttavia, il piano di Abigor è a doppio taglio, portati i tre in una bolla magica creata da Abigor con gli ultimi ricordi di Vogel quand'era in vita, Hans crede di avere poi il supporto del diabolico alleato, tuttavia Abigor intende usare il ricordo del bombardamento per eliminare il dampyr e tutti quelli che sono con lui in quell'istante.
Come finirà? Prendetevi il fumetto e andatevelo a leggere! Eheheh!

PERSONAGGI PRINCIPALI
PROTAGONISTI:
Il trio Harlan, Emil, Tesla supportato dal locale professor Dirk Winkler, che aveva presenziato ad una conferenza sul vampirismo avvenuta 15 anni prima che sembra non far nemmeno caso al tempo non trascorso sul viso di Harlan. Winkler ragguaglierà il team di Harlan sulla storia locale e li accompagnerà, suo malgrado, nella bolla magica creata da Abigor.

ANTAGONISTI:
Hans Vogel "il Giocattolaio", artigiano di eccelsa fattura coi cui giocattoli viventi procurava bambini di facoltosi prima per Shrek e poi in tempo presente per se stesso; Abigor e Shrek.

CITAZIONI
Questo volumetto si pone come sequel indiretto dei numeri 8 e 9 (Dalle Tenebre e Lamiah), il Hans Vogel sembra inoltre fortemente influenzato sia da Il Fantasma dell'Opera, del quale assume le fattezze successivamente alla sua resurrezione da non-morto, poiché durante il bombardamento il suo cadavere resta sfigurato (oltre che senza una mano), mentre il suo aspetto pre-tragedia ricorda più un pulito Uncle Creepy, ossia Zio Tibia. I giocattoli viventi assassini sembrano invece un richiamo all'horror comedy Dolls di Stuart Gordon (1987), mentre invece nella seconda metà dell'albo Emil, portato nella bolla magica, si ritrova in una casa dai cui quadri escono i soggetti dalle cornici con lo scopo non troppo felice di fargli la festa; questo è un aperto richiamo a Una notte al museo di Shawn Levy (2006).

Per quel che mi riguarda, per essere il mio primo Dampyr letto, il volume m'è piaciuto a sufficienza, molto d'intrattenimento e ben rappresentato, senza spiegoni inutilmente arzigogolati, d'altro canto non ci sono spunti di riflessione profondi, né momenti ilarici di stacco come, che sicuramente male non avrebbero fatto e, soprattutto, avrebbero dato maggior spessore alla storia. Credo, tuttavia che continuerò a seguirlo di quando in quando, per spezzare la monotonia!
E voi cosa ne dite? Vi è piaciuto o no? Lasciate un commento e, se vi va, condividete!
Noi ci vediamo a Domenica prossima con un nuovo post. A presto!

SI PUÒ FARE: LA PIAGA EFESTO

RECENSIONI A PIEDE LIBERO Ma salve miei piccoli e piccole amici ed amiche, ben ritrovati in compagnia del vostro beneamato Lettore Folle, d...