domenica 13 maggio 2018

UN FUMETTO AL GIORNO LEVA IL MEDICO DI TORNO: IL TANGO DELLE ANIME PERSE + NESSUNO È INNOCENTE

OFFERTA SPECIALE, SPECIALISSIMA!
Ebbene sì, avete capito bene, oggi si fa il due per uno, così in un post soltanto parlerò non di uno ma di due albi, per celebrare questo weekend di continuità in compagnia del vostro carissimo Lettore Folle! Di uno dei due albi avrei voluto parlare il mese scorso ma tra una cosa e l'altra ne è totalmente scappata l'occasione, poco male! Con questo speciale risolviamo l'insoluto con una soluzione bella densa e passa la paura!
Prima di immergerci in questa novità del 2x1, vorrei fare una piccola premessa per quanto riguarda l'antipasto lovecraftiano postato giusto ieri sera tratto dalla serie manga Bungo Stray Dogs. Era francamente un sacco di tempo che non leggevo manga, dai tempi delle superiori tipo, e questa mi sembra la serie migliore che mi sia capitata sottomano da un anno a questa parte, superando di diverse spanne Soul Reviver. Parleremo di entrambe ovviamente, but not today! Quindi basta cazzate e iniziamo pure con questo bis di DYD!


Il tango delle anime Perse / Nessuno è innocente
DYLAN DOG #379 (Simeoni/Brindisi) & #380 (Barbato/Saudelli)
Boom! direi che per un bis non potevo scegliere numeri più diversi tra loro, come spesso accade del resto tra gli albi dylaniati, Uno classico, melancolico, con un pizzico di fantasy, l'altro più terra terra, thriller da morire e che rispolvera una vecchia idea tuttavia sempre verde, come spesso accade come numeri iconici di Dylan Dog. Ma andiamo con ordine!

Il tango delle anime perse è il numero di cui avrei dovuto parlarvi il mese scorso, come vi accennai nell'articolo di Dormire forse sognare (e se non vi ricordate male, anzi malissimo, recuperate!). Distribuito sul calar di Marzo come di consueto per la serie e frutto della combo Simeoni/Brindisi si distingue essenzialmente per tre fattori: un ennesimo viaggio nell'aldilà, come al solito presentato come fosse il primo ed in modo diverso dal solito (che ricorda più le sedute ipnotiche per parlare con Pazuzu fatte a Regan in L'esorcista II - L'eretico) ed in cui, ancora una volta il detective dell'incubo dovrà fare i conti con la triste mietitrice, secondo, l'incontro con una sua recente conoscenza servirà a tirarlo fuori dai guai, ed infine un lungo e triste epilogo chiude la storia come un assolo di chitarra tirato al limite in una ballata struggente.

Dall'altro lato troviamo Nessuno è innocente, quest'ultimo firmato dal duo Barbato/Saudelli che prosegue l'iniezione di continuity, tornando su binari più seri, realistici, con un complotto in grande stile orchestrato dai piani alti di Scotland Yard (a cui ricordiamo Dylan ha rotto le uova nel paniere in Non Umano) ma portati avanti in prima linea da tale Gorman. Ed in questo calderone che altro abbiamo? Suspence a bizzeffe, talmente densa da mettere a repentaglio la vita persino delle solitamente invulnerabili spalle comiche, durezza delle forze dell'ordine ai danni di tutti, pure delle - più o meno - vittime, il tutto guarnito da una reprise del tema del male come veleno comune o appunto male comune, come malattia o virus, apparsa nel mitico numero 51: Il Male, ma come detto, sempre verde e funzionale. Ad impreziosire il 380simo numero della serie regolare, troviamo inoltre almeno un paio di citazioni di spessore, la prima dovuta alla Aston Martin di Tyron in quanto lui fan della serie tv Attenti a quei due, la seconda, sul finale, riguarda una celebre battuta di Scarface.


TRAMA
Ne Il Tango delle anime perse, troviamo Dylan ingaggiato da tale Paul Morris, il quale desidera a tutti i costi fare un ultimo ballo con la defunta moglie, dal cui ricordo non riesce a separarsi. Dylan per contro chiederà l'aiuto dell'immancabile Trelkovski, la quale tuttavia non riuscirà a mettersi in contatto con l'anima della defunta, in quanto un'altra presenza arrabbiata fa da interferenza. Trattasi della rabbia dello spirito dell'altresì defunto Philip Benson, figlio schizofrenico di Alfred Benson, frodato dal duo di avvocati Paul e Lara Morris, entrambi suicidi per i sensi di colpa derivanti, ma tenuti in uno stato di sospensione.
Con l'aiuto della Trelkovski, Dylan andrà nuovamente nell'aldilà o, meglio, un luogo tra la vita e la morte, nel sogno dello spirito di Philip per liberare le anime. Giunto a cospetto dell'uomo, Dylan si troverà ad affrontare la sua rabbia per lo stato di abbandono in cui è finito, Philip infatti è morto senza tuttavia rendersene conto. Calmato e slegato dal letto a cui è legato, Dylan gli consente finalmente di andare attraverso la luce. Sembra tutto risolto, tuttavia appare la Morte che, irritata dalle continue interferenze dell'old boy, esigerà la sua vita, Dylan tuttavia non si perde d'animo e gli offre l'anima di Philip e dei coniugi Morris per poter tornare in vita, patto che la Morte accetta. Ad aprirgli la porta per tornare alla vita troverà lo spirito passato bambino di Timmy, ormai già risvegliato dal coma indotto dallo spirito di Nina Whiteshell. Nel buttarsi nel varco tuttavia Dylan cerca di portarsi dietro lo spirito bambino di Timmy, azione che alla morte piacerà poco e tenterà di prendersi anche l'indagatore dell'incubo, tuttavia una provvidenziale iniezione di adrenalina strappa Dylan alla sua falce.


In Nessuno è innocente, invece, Dylan sarà accusato del tentato omicidio per avvelenamento di Tyron, l'ispettore che ha preso il posto di Bloch dopo che quest'ultimo è andato in pensione ed a detta dell'accusa è proprio per difendere quest'ultimo da un'inchiesta partita dai piani alti che Dylan avrebbe agito così e, per una volta tanto, lo stesso Bloch si troverà a raggiungere Dylan dietro le sbarre non per aiutarlo, bensì per fargli compagnia. La sua cauzione tuttavia verrà pagata da Jenkis, il quale ha contattato il cugino per difendere il buon pensionato.
Dylan subirà una discreta lavata di capo da Rania, quindi una ripassata da parte delle forze dell'ordine che cercano una confessione a tutti i costi, nel frattempo Groucho va a parlare con Tyron, uscito dall'ospedale, il quale ha già capito che c'è qualcosa di più in ballo, infatti pagherà di nascosto la cauzione a Dylan e si preoccuperà di nasconderlo. I due e Bloch uniranno quindi le forze, arrivando alla conclusione che il responsabile del complotto sia Gorman, il quale provando rancore nei odio per Dylan, rancore per Bloch, che mancò di sceglierlo come suo sostituto ai tempi del pensionamento e Tyron come nuovo ispettore, ha ben pensato di cogliere tre piccioni con una fava, facendosi fregare a sua volta, per una svista non da poco, il veleno da lui usato per avvelenare Tyron era presente sulle pagine del fascicolo dell'inchiesta, la quale trovavasi ancora al sicuro nell'armadietto di Tyron alla stazione di polizia.


PERSONAGGI PRINCIPALI
Oltre ai già menzionati Morris e Philip, ne Il tango delle anime perse, vale la pena dare maggior spazio alla Morte (e che morte, nell'albo figurano infatti alcune tra le migliori tavole raffiguranti la stessa, su tutte senza dubbio quella a pagina 89) che tenta nuovamente di mettere i bastoni tra le ruote all'old boy per impedirgli di turbare l'equilibrio e, per com'è finita in modo repentino la vicenda, probabilmente troverà il modo per farla pagare a Dylan in qualche modo, pur sapendo che quest'ultimo ha agito nel giusto.

In Nessuno è innocente, invece, oltre allo sbirro di ieri, di oggi ed il ciarlatano di serie Z, il finale aperto su Gorman fuggiasco quale nuovo portatore sano del Male, porta a credere che non sia effettivamente finita qui, stessa cosa vale per la semi smascherata sporcizia ai piani alti. E Rania? Rania stavolta non è esattamente tra i personaggi principali ma figura tra i comprimari assieme a Groucho e Jenkis (i quali, per altro, si rendono più utili del solito, superando il ruolo di semplice spalla comica, pagandone le dovute conseguenze), tuttavia i rapporti tra Rania e Dylan, così come dice egli stesso, difficilmente saranno più gli stessi, data l'escandescenza di quest'ultima alla notizia del tentato omicidio di Tyron da parte di Dylan. Che ci sia del tenero andato male, in corso di nascosto o non corrisposto tra lo sposato ispettore di colore e la bella aiutante? E Dylan avrà veramente deciso di metterci una pietra sopra a una possibile relazione con lei oppure è semplicemente il dolore di una ferita appena aperta? Lo sapremo solo leggendo le prossime avventure dell'indagatore dell'incubo!


Per quanto il pizzico di surrealismo dolceamaro del tango della anime perse possa risultare intenso, rinnovando inoltre il tema della danza tra gli albi di DYD già presente ne Il passo dell'angelo (368), non regge senza dubbio il confronto con nessuno è innocente la cui trama non perde un colpo dall'inizio alla fine, ed il far capire quasi dall'inizio chi sia l'antagonista della vicenda fa parte del gioco, per quanto mi riguarda se anche continuasse su questo piano chiudendo il ciclo col soprintendente ne sarei ben lieto, senza nulla togliere al pregio dei volumi surrealistici, si intende!
E voi? Li avete letti? Se sì, che ne pensate? Lasciate un commento se vi va e condividete!! Noi ci rivediamo tra sette giorni esatti con un altro post eheh! E ora ssst, è tempo di leggere!!


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domenica 6 maggio 2018

L'ORA DEI FANTASMI: RACCONTI CRUDELI

OGNI PROMESSA È DEBITO
Pensavate che vi avrei lasciati nuovamente con un pugno di mosche in mano questo weekend, eh? Ebbene avevate torto, care amiche e amici del vostro beneamato Lettore Folle! La settimana scorso, ahimè, ho dovuto assentarmi poiché dopo aver falciato il prato Sabato, ho passato il resto della giornata e il quella dopo a recuperare sensibilità alla mano sinistra e per evitare di scrivere qualche castroneria ho ben pensato di rimandare a quest'oggi, 6 Maggio, il nuovo articolo che riguarderà qualcosa di diverso dal mondo delle nuvolette parlanti, anche se, a ben pensarci, in questo paio di settimane ho letto diverse cosucce interessanti di cui varrebbe la pena parlare! Eh va beh eheh, terrò il meglio in serbo per la prossima volta, sempre che capiate il serbo ovviamente eheheh! Avanti, cosa son quelle facce? Tra dylaniati ci si intende!!
Come dicevo poc'anzi, questa volta ho per voialtri un articolo diverso dal solito e, tanto per solleticare la vostra curiosità, sono al lavoro su un altro speciale come quello su Narnia (che se ve lo siete perso, mannaggia a voi! Recuperatevelo qui, eheh!!). Ma per ora bando alle ciance ed iniziamo subito!!

Racconti Crudeli (Villiers del'Isle Adam)
Due parole sull'autore
Jean Marie Mathias Philippe Auguste, nome chilometrico che identifica il conte Auguste de Villiers de 'Isle-Adam autore maledetto, pressoché rinnegato dalla famiglia, meglio noto, almeno per me, con l'appellativo del Poe di Francia. Nato nel 1838 e al suo debutto come autore drammatico la famiglia - o meglio suo padre - cerca quasi subito di mettergli i bastoni tra le ruote rinchiudendolo gentilmente nell'Abbazia di Solesmes, facendo richiesta di accogliere il figlio al priore della stessa, tuttavia amici ed ambiente parigino sono un richiamo troppo forte per una mente brillante in piena fioritura, così il suo soggiorno all'Abbazia dura ben meno del previsto.
Nel bagaglio culturale del conte fanno capolino la filosofia tedesca con preferenze volte a Hegel, inoltre il buon Jean Marie eccetera eccetera si lascia affascinare dal misticismo del buon Edgardo (mica per niente l'appellativo che gli ho appioppato ha un senso) Alano Poe, che rifulge in questa raccolta di Racconti Crudeli, dati alla luce nel 1883 nei quali la vena artistica del nostro buon conte attinge, oltretutto al suo rimosso, a causa di un paio di amori giovanili interrotti bruscamente e nel peggiore dei modi. 
Pochi anni più tardi viene colpito da un tumore all'intestino che se lo porterà via nell'agosto del 1889, lasciando un discreto vuoto tra i nomi minori e venendo ricordato con queste parole dal poeta Stephan Mallarmé, come riportato dall'introduzione de I Racconti Crudeli di Savelli Editore:

"Un genio! Tale noi lo riconoscemmo. In quella specie di conclave che, agli inizi di una generazione, riunisce dei giovani allo scopo di conservare almeno un riflesso del sacro fulgore, nell'eventualità che uno di essi possa un giorno svelarsi come l'eletto, noi lo sentimmo subito presente e provammo tutti lo stesso turbamento."

I Racconti
Sfortunatamente l'edizione Savelli Editore che ha attirato la mia attenzione qualche tempo fa su ebay riporta una ben minima selezione di racconti brevi dei Racconti Crudeli, pur rimanendo più che sufficiente a testimoniare il valore di Auguste, anche a distanza di alcune settimane dalla lettura del volume. Essi sono: Vera, Le signorine di Bienfilatre, Antonie, Il duca di Portland, Virginie e Paul, Il convitato dell'ultima cena, Tanto da ingannarsi, L'impazienza della folla, Sentimentalismo, Il presagio, Il desiderio di essere un uomo, I fiori delle tenebre, I briganti e La sconosciuta. Per un elenco completo dei Racconti Crudeli, invece, vi rimando alla pagina di wiki.
Nella lunghezza e forma più varia, le storie del nobile franco finiscono per dare il meglio del meglio con qualche pagina extra, piuttosto che nei super-brevi Tanto da ingannarsi, Antonine e specialmente la sarcastica Vox Populi hanno il loro perché. Dei sopracitati, tuttavia, i più meritevoli di menzione più accurata sono senza dubbio Vera, Il convitato all'ultima cenaI briganti e La sconosciuta.

Vera si rifà senza dubbio a quel capolavoro contemporaneo di Stevenson Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mr Hyde, almeno in parte. Il racconto parla infatti di un povero amante che alla morte della sua consorte decide di continuare a vivere con un unico domestico per far sì che il ricordo di lei all'interno dell'abitazione resti vivo e vegeto, fino a rivederla apparire, ad un anno dalla sua scomparsa, in forma eterea. Tuttavia, mentre il giovane l'abbraccia realizza che lei in verità è morta e rinchiusa nel mausoleo di famiglia e la sua immagine ivi sparisce, lasciando dietro di se unicamente la chiave del luogo di riposo. Classico ma sempre poetico amore gotico impossibile.

Il convitato all'ultima cena richiama prepotentemente il maestro Poe, ed a un ballo in maschera un gruppo di invitati si ritrova a dialogare con tale misterioso e poco loquace Signor Saturno il quale ha un diletto tutto particolare nel guardare la gente morire, come poi apprendono dal dottor Florian Les Eglisottes.

I briganti parla invece di uno spiacevole massacro di moschettieri inviati a dar la caccia ad un gruppo di briganti, la cui carriera di criminali è stata gonfiata a dismisura dai borghesi, poiché altro non sono che un gruppo di poveri ladri di galline. I moschettieri, capitati in una notte spaventevole di nebbia, finiscono col diventare preda del nervoso di aspettarsi un attacco da feroci banditi da un momento all'altro ed a un colpo accidentale partito da uno dei presenti, finiscono con l'impallinarsi a vicenda. I veri briganti, tuttavia, giungono sul posto solo a carneficina compiuta ed il loro capo, al macello, così commenta: "Fuggiamo a gambe levate e non mettiamo più piede in questo paese! [...] Riusciranno a provare... che siamo stati noi!"

Infine, dei brani che vi presento della raccolta, ho scelto La sconosciuta, che ripropone il tema dell'amore impossibile così come per Vera (ed anche per Sentimentalismo, che ho preferito tralasciare, anche se racchiude una serie di scambi di battute e arguzie nel dialogo tra i protagonisti, davvero meritevoli), questa volta però con un dialogo tra un giovine innamorato ed una ragazza bellissima ma con un difetto non da poco che l'ha portata a soffrire a lungo, finendo per non darsi più speranze e negando l'amore al giovane, poiché essendo sorda finisce per sentirsi data per scontata.

Per quel che mi riguarda credo proprio che prossimamente cercherò un'edizione completa dei Racconti Crudeli, anche se già quelli letti da questa vecchia edizione del 1980 rendono benissimo l'idea del livello elevatissimo di Villiers de l'Isle-Adam sono curiosissimo di leggere quelli mancanti all'appello che sono tutt'altro che pochi! Derivativi ma non troppo, profondi, riflessivi ma mai inutilmente arzigogolati più del necessario, tanto da renderli godibili e fluidi sempre e comunque, sono - ed erano - certamente qualità non comuni.
E voi li avete letti? Se sì, quale vi è piaciuto di più? Lasciate un commento qui sotto e, se volete, condividete!
Noi ci vediamo Domenica prossima con un nuovo post e una nuova lettura!


PS.: il mio preferito è Vera!!

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SI PUÒ FARE: LA PIAGA EFESTO

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