domenica 18 marzo 2018

C'ERA UNA VOLTA: LE CRONACHE DI NARNIA

OGNI PROMESSA È DEBITO
Care amiche e cari amici del Lettore Folle ben ritrovati! La settimana scorsa in occasione dell'articolo su Minaccia dagli Abissi di Steve Alten vi avevo promesso una chicca speciale per questa settimana e nonostante un'intensa attività di blogging feriale nei giorni passati sul mio blog principale (che vi invito nuovamente a visitare, della serie ogni occasione è buona per autopromuoversi, lo faceva Freud, perché non potrei io?).
Ultimamente ho avuto tra le mani una certa quantità di tavole, tuttavia ho di recente terminato un ciclo narrativo seminale (come avrete intuito dal titolo del post) del quale vorrei parlare a tutto tondo, facendo un paio di parentesi per quanto riguarda le produzioni su schermo (piccolo e grande).
Carne al fuoco direi che ce n'è più che in abbondanza, di conseguenza direi che è il caso di iniziare.
C'era una volta...

Le Cronache di Narnia (Lewis, Clive Staples)
Risultati immagini per c.s. lewisDue parole sull'autore
Possiamo senza alcun indugio affermare che il buon Clive assieme a Tolkien rappresentino i più grandi esponenti della letteratura fantastica del secolo scorso, nonostante si pongano su piani differenti per proposte e stile letterario - tra poco ci arriviamo. Nato in quel di Belfast alla fine dell'800 da padre avvocato di origini gallesi e madre figlia di un parroco della Chiesa d'Irlanda, Lewis è stato altressì prima studente (periodo nel quale affronta inoltre la terribile esperienza della guerra, rimanendo ferito nella battaglia di Arras, a cui segue un periodo di depressione appagato successivamente dall'amicizia con Janie King Moore, madre di un suo comilitone morto in un combattimento nel '18 a cui promette di prendersi cura della donna quarantenne) e poi professore ad Oxford, dove incontra lo stesso succitato Tolkien, con il quale, assieme a Charles Williams ed altri, fondò il circolo di discussione letteraria Inkings.
La fede del buon Lewis ha conosciuto alti e bassi, infatti cinque anni dopo la morte della madre (avvenuta quando egli ne aveva appena una decina) Lewis decide di abbandonare la fede per dedicarsi agli studi, per poi riabbracciarla quindici anni più tardi, tanto da diventare apologo cristiano. Fede ed eterna lotta (o guerra) tra bene e male sono tra le spine dorsali più evidenti dell'opera più celebre di Lew, Le Cronache di Narnia, ciclo composto da sette romanzi pubblicati dal 1950 al 1956.

I Magnifici Sette e le loro storie
Premessa: l'edizione di riferimento che prendo è l'edizione rilegata mondadori, in cui il primo volume è in realtà il sesto della saga, tuttavia, essendo un prequel l'editore ha scelto di metterlo al primo posto, così, per parlarvene, seguirò lo stesso ordine.

Il nipote del mago
In questo volume Digory e vicina appena trasferitasi Polly compiono un viaggio interdimensionale utilizzando degli anelli magici creati da quel gran pallone gonfiato ciarlatano dello zio di Digory, il quale abita in casa con i genitori del ragazzo ma sta sempre chiuso in soffitta e che li invita "gentilmente" a compiere la missione.
Nel loro viaggio i ragazzi finiscono in una grande foresta al "centro dei mondi", dalla quale possono accedere agli altri semplicemente entrando in uno degli stagni che vi si trovano. In uno di questi mondi alternativi, Digory, dall'alto della sua incoscienza, risveglia inavvertitamente la strega gigantessa Jadis, che li segue fino al "nostro" mondo, causando un guaio dopo l'altro. I due riescono a riportarla nella foresta di mezzo e da qui in un mondo ancora in fase di creazione da parte del Leone Sacro Aslan, il quale, turbato, per perdonare il ragazzo, responsabile del risveglio di Jadis, lo incaricherà di andare sul dorso del cavallo alato Piumino (cavalcatura di un cocchiere trainato nel nuovo mondo per sbaglio dai ragazzi) ad un giardino a raccogliere uno dei frutti magici degli alberi ivi coltivati e riportarglielo.
Il ragazzo riesce nell'impresa, rifiutando alle tentazioni della strega e riporta uno dei frutti ad Aslan, il quale gli consente di portarlo con se e darlo alla madre, ammalata di depressione.

Il Leone, la Strega e l'Armadio
Decisamente il più noto della serie, date le riproposizioni su piccolo e grande schermo e parlo al plurale poiché oltre al più noto film del 2005 diretto da Andrew Adamson - decisamente la migliore delle pellicole narniane recenti-, esistono anche un'ottima miniserie della BBC (ottima sulla carta e un po' meno nella produzione) ed un film d'animazione del 79.

Ambientata anni dopo la faccenda di Digory e Polly, The Lion, the Witch & the Wardrobe narra la storia di Peter, Susan, Lucy ed Edmund, quattro ragazzi ospiti ed in fuga dalla guerra nella villa di campagna di un professore, che nel loro soggiorno si trovano anch'essi a vivere una straordinaria avventura nel mondo di Aslan, per il quale Lucy, la minore dei quattro fratelli, trova un passaggio attraverso un armadio. In una Narnia in preda ad un inverno perenne, fa subito amicizia con un fauno, il quale prima tenta di catturarla, poi cambia idea e decide di farla tornare in fretta da dov'è venuta. Tornata nel mondo "reale", Lucy prova a raccontare agli altri, senza tuttavia essere creduta, mentre Edmund la schernisce brutalmente. Al secondo viaggio, tuttavia, il ragazzino la segue, venendo intercettato però da una dama in viaggio su una slitta bianchissima, la quale tra una moina e una gelatina (sì, nel libro ci son le gelatine non i lokom), estorce informazioni al ragazzino, scoprendo l'esistenza dei quattro fanciulli protagonisti di una profezia che avrebbe significato la sua disfatta. Tornati di qua dall'armadio, Lucy torna a raccontare ai fratelli maggiori di Narnia, cercando il supporto di Edmund che la continua a sfottere brutalmente, beccandosi a sua volta sgridate dal maggiore, Peter.
In fuga da un gruppo di turisti in visita alla villa guidati dalla severa governante, i quattro si imbucano tutti insieme nell'armadio seguendo il consiglio Lucy, sbucando quindi a Narnia, dove scoprono che l'amico è stato fatto prigioniero della strega in seguito alle informazioni carpite a Edmund, quindi vengono tratti in salvo da un Castoro che li conduce a casa sua e spiega loro della profezia secondo cui la loro venuta avrebbe significato il ritorno di Aslan, la fine dell'inverno e la sconfitta della Strega Bianca Jadis. Edmund nel frattempo va di nascosto dalla strega ad avvertirla che i suoi fratelli sono a Narnia, diventando sfortunatamente suo prigioniero e provocando l'inseguimento della strega verso i suoi fratelli, i quali hanno notato la sua assenza e intuito il pericolo su consiglio del Castoro vengono condotti da quest'ultimo alla Tavola di Aslan per prepararsi insieme all'esercito di quest'ultimo alla battaglia contro la strega Bianca.
Il gruppo riesce a raggiungere la Tavola di Aslan e dove assistono al ritorno del Leone Sacro ed al quale chiedono aiuto per recuperare il proprio fratello tra le grinfie della strega. Aslan decide quindi di sacrificarsi alla strega in cambio della liberazione del ragazzo, questa accetta e nonostante il sacrificio è decisa ad attaccare le truppe del leone una volta morto quest'ultimo. Allontanatesi le truppe di Jadis, Lucy e Susan, che avevano assistito alla scena stando nascoste, vanno a cercare di liberare il corpo del leone assieme all'aiuto di un gruppo di topolini (probabile riferimento alla celebre fiaba di Esopo). Contro ogni aspettativa Aslan risorge e caricate le due ragazze sulla schiena va a recuperare alcuni alleati al castello della strega, pietrificati da quest'ultima, quindi procedono in direzione del campo di battaglia per dar man forte a Peter, Edmund (tornato in se) ed il resto delle truppe.
Sconfitta Jadis, i quattro diventano re e regine di Narnia e restano a vivere in quel mondo, ritrovando anni più tardi il punto in cui erano entrati nel mondo di Narnia attraverso l'armadio, quindi i quattro decidono di riattraversare le porte dell'armadio e tornare nel "nostro" mondo, nel quale sbucano nuovamente bambini.

Il Cavallo e il Ragazzo
Questo è probabilmente l'unico dei sette libri ambientato interamente nel mondo di Narnia, in una fascia temporale posta durante il regno dei re e regine di Narnia provenienti dall'altro mondo, i quali faranno appena da "comparse" all'inizio e sul finale del libro. Il cavallo e il ragazzo racconta la fuga di Shasta, alias Cor, figlio del re di Archen nonché gemello di Corin, il quale superstite ad un naufragio (riferimento al mito di Mosé?) viene raccolto ed allevato/sfruttato come schiavo da parte di un pescatore e come tale sta per essere venduto ad un tarkaan, una specie di vassallo dei Calormen, popolazione simil-mediorientale abitante a sud di Narnia. Invogliato alla fuga del cavallo parlante Bri giunto per sbaglio al di qua delle terre di Narnia e costretto a essere usato come cavallo comune (gran offesa per le bestie parlanti di Narnia). Alla fuga si uniscono pure la tarkaana Arsis, in fuga da un matrimonio non voluto, e la sua cavalla parlante Uinni, nella stessa situazione di Bri. Nella loro fuga, i 4 attraversano la capitale del regno, dove Shasta incontra il suo gemello assieme alla delegazione narniana in visita per un matrimonio combinato gentilmente proposto tra Susan e un principe di Calormen per metter pace tra i due regni, al quale tuttavia la delegazione scappa per un soffio, mentre Arsis incrocia per sbaglio parte dei calormeniani intenti in una discussione privata, nella quale parlano di attaccare a sorpresa prima Archen e poi Narnia in ripresa della bella Susan.
Riunitisi fuori dalle mura del palazzo, i quattro fuggiaschi seguono la scorciatoia per Archen consigliata a Shasta da un corvo parlante della delegazione narniana, cavalcando per due giorni di seguito nel deserto, arrivando appena in tempo nonostante un giorno di vantaggio rispetto ai calormeniani alle porte di Archen. I quattro sono tuttavia costretti a fermarsi in casa di un eremita per via di una ferita inferta alla schiena di Arsis da parte di un leone, così Shasta prosegue da solo verso le terre di Archen nella speranza di arrivare per tempo. Nel tragitto si imbatte in una compagnia di caccia composta, tra gli altri da re Luni, ossia suo padre, ed avvisatili del pericolo cerca di inseguirli verso il palazzo, ma, rimasto indietro, si perde nella nebbia e seguito un sentiero attraverso i monti arriva nelle terre di Narnia, dove, dopo essere caduto duramente da cavallo, viene soccorso da alcuni abitanti, ai quali racconta la situazione ad Archen che inviano a loro volta un messo a Cair Paravel ed ottenuti rinforzi vanno ad aiutare il popolo di Archen a sconfiggere il nemico.

Il Principe Caspian
Dopo i primi libri, Lewis decide di darsi una pausa dalle trame arzigogolate, trovando più gradita la farina del sacco di Shakespeare. Il Principe Caspian, diretto sequel del primo libro (o secondo in questo caso), narra infatti della storia di Caspian decimo, legittimo figlio di Caspian nono nonché erede al trono di Narnia, è costretto alla fuga dal suo castello poiché finito nel mirino dello zio usurpatore, dopo che quest'ultimo ha finalmente ottenuto un erede dalla moglie e di conseguenza non abbisogna più della sua presenza. Nel tentativo di raggiungere le truppe dei ribelli di Narnia e impostare una controffensiva agli uomini dello zio, Caspian raggiunge la vecchia Tavola di Aslan dalla quale, viste le difficoltà, decide di suonare il corno magico (un tempo appartenuto a Susan quale regalo di Babbo Natale) per ottenere il supporto dei 4 Re di Narnia o magari il ritorno stesso del Leone. I quattro fratelli vengono catapultati a Narnia e dopo aver incrociato/salvato il nano Briscola, mandato a cercarli a Cair Paravel, ma catturato dai soldati dell'usurpatore, vengono condotti alla Tavola, attraversando non senza fatica le terre mutate di Narnia e arrivando appena in tempo per fermare il testone nano Nickabrick, che ha recuperato una strega ed un lupo mannaro per far risorgere la strega bianca e usare le truppe del male per sconfiggere i loro avversari.
Mentre i fratelli maggiori aiutano Caspian a organizzare un duello tra Peter e l'usurpatore per decidere le sorti della battaglia, Lucy e Susan vanno nel bosco per cercare di risvegliare le Driadi, dove trovano Aslan il quale con i suoi ruggiti le risveglia e le conduce alla battaglia. Il duello nel frattempo sta volgendo in favore di Peter, quando l'usurpatore viene tradito dai suoi sottoposti, si scatena nuovamente la battaglia che con l'arrivo di Aslan e le driadi volge in favore dei narniani.

Se il primo dei tre film recenti e attualmente più noti era bene o male accettabile, il secondo (che gode tra gli altri della presenza del nostrano Pierfrancesco Favino nelle vesti del generale Glozelle) inizia a uscire dai binari, Adamson infatti aggiunge al calderone una sequenza d'azione di salvataggio al castello dell'usurpatore Miraz, scritta completamente ex novo, mentre Susan si trova a vivere un improbabile love story appena accennata con Caspian. Impeccabile è invece la versione su piccolo schermo della BBC (facente parte della prima metà della medesima miniserie Prince Caspian & The Voyage of the Dawn Treader, in appena due puntate da mezzora l'una), che segue quasi passo passo il romanzo rispettandone l'elemento fiabesco.

Il Viaggio del Veliero
In vacanza dagli zii, Edmund e Lucy si ritrovano ad avere a che fare con lo spocchiosissimo cugino Eustacchio, il quale li sfotte di continuo sui loro trip riguardanti Narnia. Trovatisi a litigare un'ennesima volta davanti a un quadro nella camera degli ospiti raffigurante una nave, i tre vengono catapultati nel mondo di Narnia, dove Caspian è in viaggio per andare in cerca degli amici del padre costretti all'esilio da Miraz, alla comitiva si è unito anche Ripicì, signore dei topi parlanti e discendenti di quelli che liberarono il grande Leone dalle corde, il quale ha ricevuto in sogno una profezia che lo spinge ad andare verso le terre di Aslan, oltre i confini del mondo.
Lungo il tragitto i nostri passano di isola in isola affrontando fame, sete e disavventure, il più delle quali nella prima parte della storia capitano a Eustacchio, il quale, dopo essersi tramutato in drago dopo aver assistito alla morte di un altro drago ed esser stato vittima della sua ingordigia, viene liberato dalla sua pelle dagli artigli del Leone Sacro, una volta che Eustacchio ha finalmente capito l'importanza degli altri e dell'essere buoni.
Giunti al confine del mondo per risvegliare gli ultimi tre amici del re di Narnia da un magico sogno, Ripicì si imbarca verso le terre di Aslan per adempiere al suo destino, mentre Lucy, Edmund ed Eustacchio vengono rimandati a casa.

Mentre le quattro puntate della miniserie della miniserie BBC son sempre egregiamente fiabesche, il film del 2010 diretto da Michael Apted deraglia brutalmente, dando vita a un film che, più che tratto, è liberamente ispirato al romanzo, riuscendo a migliorare il peggior, a mio avviso ovviamente, romanzo del ciclo, aggiungendo un esigenza più pratica al ritrovare gli amici del padre in esilio a quella dovuta al semplice giuramento di Caspian nel libro precedente. Scelta discutibile ma dal mio canto lo sviluppo orizzontale della trama del quinto romanzo della saga è leggermente noioso e scontato.

La Sedia d'Argento
Ne La Sedia d'Argento, Eustacchio e una sua compagna di scuola, desiderosi di scappare alle grinfie di un gruppo di bulli, varcano i confini di Narnia, poiché il Leone li ha richiamati per affidar loro una missione, ritrovare l'erede al trono figlio di Caspian, il quale è ormai in punto di morte; della missione viene incaricata nella fattispecie Jill, perché a causa sua Eustacchio precipita dal monte di Aslan e, nonostante venga salvato dal Leone, ha corso comunque un bel pericolo. Giunti a Narnia, i due vengono condotti fuori da Cair Paravel alla chetichella da con l'aiuto dei gufi di Narnia; viene loro affidato il superpessimista paludrone Pozzanghera come guida nelle terre del nord dove si dice sia sparito il principe, prigioniero di una misteriosa dama ritenuta responsabile anche della morte della madre di quest'ultimo.
Scampati a un regno di giganti antropofagi e attraversate le terre delle tenebre nel cuore della Terra (in un passaggio che ha tanto di Viaggio al Centro della Terra) tra i cui abitanti vi è anche il gigante addormentato Padre Tempo, che secondo la profezia, quando si sarà svegliato sarà la fine del mondo, i due arrivano finalmente raggiungono il principe che ha subito il lavaggio del cervello da parte della Strega Verde per mezzo di una sedia d'argento. Spezzato l'incantesimo e distrutta la sedia, i tre col principe affrontano la strega, avendo la meglio; quindi scappano dal regno delle tenebre.
Il romanzo è magistralmente rappresentato nella relativa miniserie The Silver Chair, che come le precedenti va a braccetto con la trama originale.

L'Ultima Battaglia
Recuperata una vecchia pelle di leone, lo scimmione-Anticristo Cambio invita l'amico asino Enigma a indossarla e fingersi leone per poter fare il bel e brutto tempo con gli abitanti di Narnia. L'asinello titubante accetta di stare al piano del primate e i due iniziano a tiranneggiare sugli abitanti di Narnia. Tirian, ultimo re di Narnia, abitando quasi da eremita, scopre in ritardo il piano dei due ed assieme all'unicorno Diamante prova a sventare l'imbroglio di Cambio, il quale ha permesso dei calormeniani a Narnia e con essi ha infinocchiato per bene la popolazione convincendola che Aslan e Tash sono la stessa cosa e finendo col farsi catturare, legare come un salame e pronto per essere giustiziato. Sfamato dagli amici animali, il sovrano invoca l'aiuto di Aslan e degli antichi Re e Regine, apparendo come fantasma a una cena dei sovrani amici di Narnia. Poco dopo Eustacchio e Jill appaiono di fronte a lui, lo slegano e lo seguono a una fortezza a Nord, ultima roccaforte dei narniani, a progettare una rivolta. Riposatisi ed equipaggiatisi, i tre vanno alla stalla dov'è invece rinchiuso Diamante, per cercare di liberarlo, riuscendo nell'intento, inoltre Jill nella stalla trova anche l'asinello coperto dalla pelle di leone e il gruppo decide di portarlo con se.
Di ritorno alla roccaforte a nord, il gruppo assiste terrorizzato al passaggio di Tash su cui i calormeniani ed il primate hanno bestemmiato a sufficienza; quindi si dirigono verso la stalla dove il falso profeta si fa portavoce del falso Leone, per incitare il popolo alla ribellione. Qualche animale si unisce al gruppo di Tirian, tuttavia un gruppo di nani miscredenti decide di lottare solo per se. La battaglia si fa aspra, arrivano i rinforzi dei calormeniani e Tirian e gli altri vengono spinti uno per uno all'interno della stalla dove hanno timore vi sia invece il vero e proprio Tash che hanno visto passare poco prima.
Varcata la soglia l'ultimo degli alleati, i tre assistono all'allontanamento di Tash da parte di Aslan, il quale, vedendo impossibile riprendere il controllo della propria terra per l'infedeltà dilagante, decide di risvegliare Padre Tempo e dare inizio alla fine di Narnia.
Il gruppo viene raggiunto dagli altri antichi re e regine di Narnia (Peter, Edmund, Lucy, Digory e Polly, Susan no, ormai non è più amica di Narnia) e insieme vengono condotti alle terre di Aslan e ad essi Aslan rivela di esser stati vittime di un grave incidente ferroviario, quindi non possono tornare nel loro mondo.

Una saga senza dubbio più che godibile in grado di far sognare un po' tutti, forse un po' bambinesca in certi punti, ma quello vuole essere, un racconto per bambini scritto quasi fosse raccontato a tu per tu con il lettore, con un lessico a volte limitato e ripetitivo, ma che non appesantisce la narrazione dove non necessario, tranne che ne Il Viaggio del Veliero, lì il riempitivo proprio non manca, anzi.
Per quel che mi riguarda è stata senza dubbio una lettura leggera, fluidissima ma per nulla banale. Un po' troppo santarellina forse e dal finale leggermente disturbante, coi protagonisti che son morti tutti quanti ma vanno in paradiso e quindi è tutto ok, ammetto che m'ha lasciato leggermente perplesso.
E voi l'avete letto il ciclo di Narnia? Se sì, vi è piaciuto? Lasciate un commento qui sotto e, se volete, condividete!
Noi ci vediamo Domenica prossima con un nuovo post e una nuova lettura!

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