domenica 30 settembre 2018

SI PUÒ FARE: LA PIAGA EFESTO

RECENSIONI A PIEDE LIBERO
Ma salve miei piccoli e piccole amici ed amiche, ben ritrovati in compagnia del vostro beneamato Lettore Folle, di ritorno tra le pagine del web dopo un altro weekend di latitanza, cosa ci volete, quando si sta tra pagine ben più confortevoli, calde e d'ispirazione, ossia quelle cartacee, ovviamente, è ben difficile lasciarle, un po' come cercare di levare la coperta a Linus.
Anche a sto giro non sono esattamente senza materiale interessante da proporvi, come la settimana scorsa, anzi volendo pure di più in quanto a quella già precedentemente annunciatavi se ne va ad aggiungersi altra e chi tra di voi segue il profilo instagram reviewsontheloose, mia incarnazione in formato più ristretto, probabilmente ha già avuto modo di notare pubblicazioni appetitose recensite in brevissimo ma che meriterebbero una trattazione ben più approfondita.
Ma, come sempre, bando alle ciance e iniziamo subito, prima che l'ispirazione fugga verso altri universi cartacei!

La Piaga Efesto (The Hephaestus Plague, Thomas Page)

Gli insetti hanno tante cose che gli uomini desiderano. Ordine. Stabilità. Resistenza. Dio è stato buono con gli insetti.

Di solito avrei iniziato il mio articolo con il paragrafo Due parole sull'autore, sfortunatamente a questo giro mi è pressoché impossibile. Dopo un'attenta ricerca, infatti, nono ho trovato alcuna biografia dell'autore online, eccezion fatta per poche note su Goodreads ed Internet Movie database. Page nasce in quel di Washington nel '42 ed ha all'attivo quattro romanzi, due dei quali tradotti per la celeberrima Urania, La Piaga Efesto e Progetto US Navy WP, noto nell'edizione originale come Sigment Active. La Piaga Efesto, come c'era da aspettarsi, ebbe un minimo di risonanza, tanto da meritarsi la trasposizione cinematografica nel 1975 (diretto da Jeannot Szwarc, per fortuna non ho da preoccuparmi della pronuncia del regista, visto che questa non è una videorecensione!!) dal titolo - più che profetico decisamente spoilerante - Bug, ovvero Bug l'Insetto di fuoco per il popolo italico.
Ancora una volta mi trovo a ringraziare la Baia, che mi ha concesso di entrare in possesso e prendere, scoprire e tentar di far riscoprire a voi altri che questo che apparentemente potrebbe essere un romanzetto come tanti ma che senza dubbio mette carne al fuoco senza tuttavia togliere il gusto dell'azione e della suspence.

TRAMA
La Piaga di cui tratta questo romanzo si svolge fondamentalmente in due atti, anche se il buon Page pensa bene di dividere la storia in tre. Nella prima abbiamo una causa naturale, in questo caso un terremoto che attraverso una spaccatura nel terreno sguinzaglia sulla Georgia una minaccia ancestrale, ossia insetti di una specie finora sconosciuta in grado di produrre fuoco. Inizialmente non sembrano una grave minaccia, tuttavia i contadini locali si trovano costretti a rivalutare la situazione quando iniziano a scoppiare incendi a destra ed a manca. Sarà quindi compito degli scienziati trovare una soluzione. Sfortuna vuole che l'entomologo chiamato a studiare il fenomeno, James Lang Parmiter, se ne interessa in modo ossessivo, tagliandosi fuori dal resto della comunità scientifica, mentre gli insetti, diffusisi un po' ovunque poiché avendo come fonte di nutrimento il carbonio puro sgusciano nei tubi di scappamento delle macchine, venendo trasportati un po' ovunque,loro malgrado.
Mentre il resto degli scienziati cerca un modo di sterminare i blattoidei Hephaestus Parmitera, così ribattezzati dallo stesso Parmiter, dopo che questi ne ha seviziate a dozzine per studiarne composizione e determinarne l'appartenenza all'uno o all'altro ordine, nel modo più "pacifico" possibile, ossia attraverso predatori naturali o, al più, con veleni. Sfortunatamente il carapace estremamente duro degli insetti unito alla capacità di produrre fuoco, mette a dura prova qualunque predatore terrestre insettivoro.
Parmiter tuttavia capisce quasi subito che gli altri scienziati sono sulla pista sbagliata e dal momento che i Parmitera non si riproducono hanno il tempo contato. Il caso vuole, tuttavia, che sia proprio Parmiter a scoprire in che modo ucciderli, attraverso particolari onde sonore. Vedendosi costretto a diffondere la notizia, isola un esemplare di Parmitera, ribattezzato poi Clarence, e dopo aver costruito una camera di decompressione casereccia con l'aiuto del suo fido assistente Metbaum, spinge l'esemplare ad accoppiarsi con Madeleine, un esemplare di Gromphadorhina Portentosa che tiene abitualmente nel suo studio, dando vita ad una seconda generazione, che si rivela decisamente più intelligente ed aggressiva delle due originali, oltre ad essere immensamente prolifiche, immuni agli effetti della pressione della superficie terrestre.. e anch'essa in grado di produrre fuoco. Parmiter si chiude quindi in se stesso a studiare questa nuova generazione nella cantina di casa, notando lo spiccato acume, quasi senziente, della seconda generazione si convince di averli addestrati, in verità gli animaletti presto raggiungono un numero tale da sfuggire al suo controllo, arrivando a uccidere ogni potenziale minaccia alla loro esistenza, perfino lo stesso Parmiter, salvato in extremis dal grave incendio della sua casa dal suo vicino, quest'ultimo preferisce salvare lui piuttosto che la moglie andata poco prima da Parmiter.

Gli insetti a piede libero mettono il paese a ferro e fuoco, mangiando tutto quel che trovano e uccidendo gli umani come niente fosse, dirigendosi nuovamente in direzione della voragine da cui i loro genitori sono inizialmente usciti per poter ritornare nel sottosuolo, Parmiter recuperatosi appena un po' dalle ustioni dell'incendio, con l'aiuto di Metbaum - pienamente guarito da un morso di Parmitera di qualche mese prima - attraversa le 100 miglia che lo dividono dalla fenditura, per andare a distruggere il sigillo di cemento posto a rimedio alla fuoriuscita degli insetti e consentire alla nuova minaccia di tornare al proprio ambiente naturale. Parmiter riesce nella missione, non prima di vedere il proprio assistente sopraffatto dalla fiumana di scarafaggi lanciafiamme, la sua macchina distrutta, inoltre, a sigillo saltato, viene trascinato nella voragine assieme agli scarafaggi, in quanto ormai "parte integrante" della comunità di insetti.

I Personaggi
Wiki li differenzia in modo probabilmente troppo puntiglioso, tuttavia, per quanto esistono altri personaggi caratterizzati, più o meno, da Page, come il patologo Wiley King interpellato per analizzare i batteri che infestano le budella dei Parmitera o anche Max Linden tassonomo del Servizio di ricerche agricole al lavoro per trovare un predatore naturale a cui far mangiare i parmitera, poi morso da un serpente corallo nel corso degli esperimenti, si potrebbe tranquillamente riassumere il tutto con: i Parmitera: elemento improbabile della vicenda; James Lang Parmiter, scienziato inizialmente specializzato che acquista il fare del più tipico scienziato pazzo alla dottor Frankenstein nel corso degli esperimenti sulle simpatiche blatte che gioca a fare Dio con le stesse dando infine vita alla seconda generazione sulle quali si convince di avere un qualche potere e che troppo tardi capisce di essersi fondamentalmente sbagliato.

Per quel che mi riguarda è senza dubbio uno di quei romanzi da riportare in auge, che porta in esame tematiche animaliste (rappresentata dalle torture agli svariati insetti per quanto immaginari,"al servizio della scienza) oltre al tipico tema fantascientifico della presunta onnipotenza della scienza che non sa quando porsi un freno, finendo per diventare causa essa stessa di guai. I personaggi, come abbiam detto non son tanti, solo quelli che servono senza sbrodolare eccessivamente, mentre la trama è più che godibile, lenta forse nella parte centrale ma appagante nel finale in crescendo. Una lettura ben più che dilettevole!
E voi li avete letti? Se sì che ne pensate? Lasciate un commento qui sotto e, se volete, condividete!
Noi ci vediamo Domenica prossima con un nuovo post e una nuova lettura! Bzzzzzz!


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domenica 16 settembre 2018

UN FUMETTO AL GIORNO LEVA IL MEDICO DI TORNO: I RANGERS DI FINNEGAN

Oh ben ritrovati care amiche e cari amici del vostro bene amato Lettore Folle! Dopo lo speciale su The Bible of Metal che ringrazio infinitamente  dell'ospitalità, son ben lieto di riaccogliervi nuovamente nella mia cripta intasata di libri, libricini, libroni, fumetti e chi più ne ha più ne metta. La latitanza, come avete potuto vedere dalla mia assenza di Domenica scorsa, è ancora di casa, tuttavia voglio ben sperare che la mia assenza non faccia sparire in voi la voglia di leggere queste mie poche righe, con le quali quest'oggi, ammetto, ero piuttosto indeciso, dal momento che di letture - fumettose e non - interessanti in quest'estate, specialmente ad Agosto, ne ho avute parecchie.
Avrei potuto parlarvi dell'epocale evento dylaniato che ha visto partecipe il principe dell'horror italiano per eccellenza, così come avrei potuto parlarvi anche di quello che è destinato a diventare il migliore albo DYD del 2018 o, perché no, avrei potuto parlarvi di una delle ultime avventure di Draka. Alla fine ho deciso di dare ascolto ad un fastidioso grillo che mi trapana il cervello a furia di frinire a tutto spiano pur di farsi ascoltare e che mette un po' tutti d'accordo.
Per cui bando ai convenevoli e iniziamo subito!


I rangers di Finnegan
Albo Speciale Tex #33 (Mauro Boselli; Mario "Majo" Rossi)
Il mio avvicinamento a Tex è stato per così dire dovuto, mio padre era infatti accanito lettore del buon vecchio Aquila della Notte e nonostante le decadi trascorse dalla sua scomparsa, tra le altre cose, m'ha lasciato imbucati in soffitta svariati numeri della vecchia Edizioni Araldo (c'erano anche diversi Zagor, Mark, qualche Diabolik e persino un Oltretomba, ma questa è un'altra storia). Un po' per scherzo ho iniziato a leggere quindi i primi numeri e stranamente mi son ritrovato a colmare i vuoti grazie alle svariate ristampe ricercate su ebay; per quanto i primi Tex fossero infatti decisamente più leggeri rispetto a Dylan Dog ed agli altri eroi di Bonelli odierni, univa l'utile al dilettevole e tutt'oggi ben si presta a portar un po' d'aria fresca tra un'avventura dell'Indagatore ed una dell'agente Never - stesso discorso per Zagor.
Questo albumone, il numero 33 degli speciali, va completando il mio ciclo familiare, se vogliamo, me l'ha infatti preso mia madre volendo improvvisarmi un pensierino, inoltre è frutto del team clue del buon mr. Draka, non che sia una novità, almeno per quanto riguarda Boselli che dopo 32 anni a cavallo di Tex si mantiene sempreverde, unendo l'utile al dilettevole con una trama dalla profondità inaspettata.

TRAMA
...ed è proprio questo il bandolo della matassa: una trama inaspettatamente profonda, frutto di anni di esperienza, tanto di Tex a suo figlio Kit quanto di chi ne ha delineato la storia in questi tempi tuttosommato burrascosi, rivolto al lettore a non fidarsi di chi è apparentemente rispettato ed osannato.

In questa avventura, infatti, Tex ed i suoi pards si dividono in due gruppi ed indagano, su richiesta dei Comache dekka tribù di Quahad, su un presunto attacco infame subito da parte dei rangers di Finnegan avvenuto senza apparente ragione, dal momento che i membri della tribù sono in pace coi bianchi. Kit, guardato da lontano dal patrigno Carson di cui porta il nome, si infiltra tra le file di Finnegan, venendo inizialmente infinocchiato dal suo personaggio, mentre Tex e Tiger Jack si mettono sulle tracce dei Comacheros, sospettati anch'essi dell'attacco.
Kit sfortunatamente dovrà tuttavia ricredersi quando scoprirà l'amara verità nel peggiore dei modi, venendo salvato appena in tempo dall'intervento di Carson, nel frattempo Tex, Tiger ed il capo dei comacheros si trovano a dover affrontare il fuoco d'inferno di Finnegan e i suoi, giunti al covo dei comacheros per far piazza pulita ed insabbiare la faccenda.

Una storia che fa riflettere senz'ombra di dubbio e che ben si presta a un qualsiasi lettore, sia del vecchio che del nuovo Tex, lasciando spazio al divertimento e spezzando la vaga amarezza della dura lezione che Kit dovrà imparare a sue spese, avessimo tutti le spalle così ben protette da angeli custodi provvisti di colt... Per quanto mi riguarda I rangers di Finnegan merita senza dubbio l'appellativo di speciale, così come si merita un posto di riguardo sullo scaffale. La trama è coinvolgente, ben scritta e curata alla perfezione. Se non l'avete ancora presa, male, molto male! Rimediate e buona lettura!
Voi che invece l'avete già letta che ne dite, vi è piaciuta? Se no scrivetemi nei commenti cosa ne pensate e, se l'articolo vi è piaciuto, condividete!
Noi ci rivediamo come sempre Domenica prossima per parlare di una nuova lettura! Hasta la vista amigos!

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