domenica 25 febbraio 2018

UN FUMETTO AL GIORNO LEVA IL MEDICO DI TORNO: SU QUESTA PIETRA

CHI NON MUORE... SURGELA!
Buonsalve a tutti cari amici e care amiche, oggi è nuovamente con voi il vostro carissimo Lettore Folle! No, non sono morto, men che meno sepolto, anche se con sto' freddo allucinante non mi meraviglierei se vedessi dei pinguini pascolare tranquillamente in cortile, come se nulla fosse... ed a proposito di non morti, quest'oggi parlerò con voi dell'ultimo ed annunciatissimo numero di una saga di cui già vi ho accennato qualche settimana fa, se vi siete persi quell'articolo potete recuperarlo qui.
Ammetto di esser stato tuttavia indeciso su che cosa andare a scrivervi, poiché se la settimana scorsa avevo poco o nulla di cui scrivervi, questa settimana mi son trovato per le mani un discreto numero di graphic novel, tra cui un numero lancio di una nuova serie di manga, tuttavia ho deciso di chiudere un cerchio che sicuramente male non fa, specialmente in un periodo storico in cui i cerchi lasciati aperti fanno tendenza e le serie limiteless con il fandom esagerato la fanno da padrone a prescindere dalla qualità, che volete, il fascino del gatto morto è contagioso, ahimé!
Ma ora basta chiacchiere, non sono mica lo zio Marty! Andiamo a cominciare!


SU QUESTA PIETRA

CAPUT MUNDI - I MOSTRI DI ROMA #6 di 6 (Giovanni Masi, Dario Sicchio, Elisa di Virgilio)
Ah Caput Mundi, Caput Mundi, anche se giunto all'ultimo capitolo della tua serie non hai perso per nulla il tuo smalto, me cojoni! Eppure non ti sei fatta mancare nulla in questa avventura semestrale da 144 pagine a volume, ognuna delle quali spese benissimo, trovando persino lo spazio, tra muscoli, tette e budella, per la sviolinata finale coi ringraziamenti a staff - cui va veramente tanto di cappello - ed ai lettori che, a giudicare da quanto scritto, hanno accolto in modo entusiastico una serie così che merita di esser accolta a braccia aperte (anche a costo di ritrovarsi pestati dalle nocche di Nero).
Uscito puntualissimo lo scorso 15 Febbraio - e fidatevi che il vostro carissimo è corso in edicola ad arraffarsene una copia - Su questa pietra chiude la miniserie di Editoriale Cosmo, mantenendo per due terzi la triade di testa, mettendo il pennello tra le mani di Elisa di Virgilio che rappresenta come da manuale la storia scritta e sceneggiata da Masi e Sicchio, mentre il buon Recchioni, che fece partire la giostra Urban Fantasy/Horror ambientata all'ombra del Colosseo, risulta ancora una volta assente ingiustificato, tuttavia il team non ha nulla da invidiare, un po' come gli Scorpions senza Schenker, anche se...
La trama narrata dai tre moschettieri in quest'ultimo capitolo di Caput Mundi si snoda in tre momenti ben distinti, partendo in maniera tutto sommato statica, per poi lanciarsi gradatamente verso il combattimento finale che neanche gli Avengers e che la fa indubbiamente da padrone, nonostante un immancabile spiegone, visto che, come avevamo precedentemente annunciato, mancava ancora un personaggio di cui approfondire il background, quindi cala in bellezza il sipario con un più che tradizionale epilogo, di cui parleremo in conclusione.



LA TRAMA

Dopo aver messo spalle a terra Pietro nel bel mezzo dell'alba, il quartetto viene catturato ed imprigionato in perfetto stile d'Inferno dantesco, col quale la Mummia dona a ciascuno dei quattro una perfetta punizione... o almeno così crede, visto che grazie ad uno stratagemma un po' da B Movie, Eva riesce a liberarsi, correndo a liberare dalla loro prigione prima Pietro, poi Nero, che, persa la ragione, si riprende dopo un appassionato bacio della neo-moglie di frankenstein. I tre si dirigono quindi a liberare l'uomo invisibile, imprigionato in un cubo di vetro antiproiettile elettrificato, sotto riflettori e sorvegliato a vista da un nutrito manipolo di soldati potenziati. Tornati insieme, i quattro si dividono e, mentre Nero e Pietro vanno ad affrontare il Tedesco e Bimbo (potenziato dalla Mummia per l'ultimo scontro, mentre quest'ultima si prepara a scendere in battaglia), Eva e l'uomo invisibile vanno a recuperare l'hard disk, nel quale è nascosto il segreto per uccidere sua Eminenza.
Ha così luogo un tremendo scontro nei giardini vaticani e, messo il Tedesco alle strette e ucciso Bimbo, Pietro e Nero vedono scendere in campo la testa del serpente, al culmine del suo potere, nel frattempo Eva e l'uomo invisibile recuperano l'hard disk e liberato la Coscienza (che era a guardia del medesimo) e convinto quest'ultimo a intervenire nello scontro; i due restano e si mettono a guardare il contenuto del supporto in un pc del posto, scoprono la vera identità del loro nemico (ma io non ve la dico perché sono anche più cattivo eheh) e come ucciderla.
Eva e l'uomo invisibile raggiungono quindi gli altri e li portano alla fuga per recuperare gli organi estratti alla Mummia durante la mummificazione, tra cui vi è anche il cuore, ancora palpitante dopo millenni (riferimento al cuore di Davy Jones? chissà!). Il gruppo trova l'urna e dopo essersela passata a vicenda, per evitare che la mummia ne torni in possesso e nel farlo, ad Eva viene versato addosso dell'oro fuso (riferimento a G.o.T.?), ne stritolano il contenuto una volta per tutte, causando perfino il crollo di San Pietro.
L'uomo invisibile, Nero ed Eva si ritrovano tempo dopo, poiché questi ultimi per scappare all'estero gli hanno chiesto dei passaporti falsi, ma si accorgono subito di esser stati ingannati dal ladro, così lo ammanettano ad un palo, dopo aver già tempestivamente avvisato le forze dell'ordine.

PERSONAGGI
Com'era più che prevedibile nel corso del volume viene finalmente svelata l'identità dell'onnipresente, onnisciente, ma non onnipotente Mummia, quale essere millenario venuto perfino a strettissimo contatto. A svelarne il segreto è per altro un ultimo personaggio chiave, ossia l'Archivista (che ricorda giusto un pochino l'architetto di Matrix), una sorta di versione alla Caput Mundi di Newt Scamandro cui passatempo è stato quello di rintracciare e catalogare i segreti dei mostri di Roma, venendo a conoscenza, per l'appunto anche della vera identità del perfido mostro bendato, pagando con la vita, non prima tuttavia di aver creato un video, salvato nel medesimo hard disk, in cui svela ogni cosa (anche se c'è da chiedersi come mai il video sia ancora presente all'interno dell'hard disk? Poteva benissimo essere cancellato come un qualsiasi altro file, c'è da chiedersi se sia solo un buco di sceneggiatura o semplice ego mastodontico della Mummia!).

Incalzante, veloce ed avvincente, nonostante tutto. Su questa pietra chiude nel migliore dei modi possibili la prima miniserie targata Editoriale Cosmo lasciando tuttavia qualche interrogativo, come per esempio sarà riuscito Pietro a raggiungere il Tedesco e seccarlo una volta per tutte? Per quel che mi riguarda, credo proprio che nel pentolone sia rimasto ancora qualcosa a bollire a fuoco lento, chissà che prossimamente non ne vedremo delle belle?!
E voi, cosa ne pensate? Avete recuperato gli altri? Vi è piaciuto o no lo showdown finale? Lasciate un commento e, se vi va, condividete!
Noi ci vediamo a Domenica prossima con un nuovo post, per il momento passo e chiudo!


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